Alla Mandria riaprono gli appartamenti reali.

Alla Mandria riaprono gli appartamenti reali Le 20 stanze erano abitate da Vittorio Emanuele II e dalla Bela Rosin

I restauratori hanno utilizzato il bisturi per portare alla luce l’ottocentesca carta da parati in velluto delle stanze di re Vittorio Emanuele II e della sua Rosa Vercellana, la Bela Rosin. Perché era necessaria una perfezione da chirurgo per eliminare i due strati di carta appiccicati sopra all’originale.  Dopo sei mesi di chiusura, oggi riaprono al pubblico gli Appartamenti Reali del Castello de La Mandria. Sono oltre 20 stanze appartenute al Re e alla Bela Rosin.

Sono stati recuperati 60 arredi, 100 opere d’arte, 1200 metri quadrati di superfici decorate, e un centinaio di tessuti preziosi.

Gli ambienti

All’interno degli appartamenti, l’atmosfera si è fermata all’Ottocento. C’è la camera con il letto rosso in ferro battuto, nella quale si incontravano i due amanti, e quella del biliardo, l’unica ad avere i lampadari che si alimentavano ad acetilene. C’è il ritratto equestre del Re di Carlo Pittara, e il quadro con il pavone dalla coda d’oro di Francesco Inganni. (pubblicato su La Stampa il 4 marzo 2016)